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COPYRIGHT 2018
FARMACI E NATURA: QUANDO IL CANCRO TI CAMBIA
ATTENZIONE A QUELLO
CHE LEGGETE
PERCHE’ E’ UTILE INFORMARSI
Potreste avere l’istinto di andare su internet e
digitare su Google le diagnosi che vi hanno
lasciato dall’ospedale, dopo i vari esami. Fate
attenzione ai siti che trovate. Cercate sempre di
reperire le vostre informazioni attraverso siti
istituzionali, come le associazioni (AIMAC,
AIOM, AIRC, solo per citarne alcune) e chiedete
agli oncologi, agli infermieri e ai vostri medici
di base ulteriori delucidazioni. Sul cancro si
dice di tutto e il contrario di tutto, anche che si
può guarire prendendo solo acqua e
bicarbonato…magari fosse vero!
INTEGRARE E NON
SOSTITUIRE
MEDICINA NATURALE E MEDICINA
TRADIZIONALE
La medicina naturale, le erbe e l’omeopatia
possono essere di grande supporto alle
medicine tradizionali o alle cure oncologiche
ufficiali. Soprattutto possono contrastare
numerosi effetti collaterali senza dover ricorrere a
ulteriori medicine. Se soffrite di nausea da
chemio, provate la radice di zenzero, o la radice
di liquirizia, prima di arrendervi a prendere i
farmaci anti nausea che vi hanno “regalato” al day
hospital oncologico: potrebbero funzionare!
LA NUOVA VITA
FARMACI E NATURA
Questa
sezione
descrive
la
mia
situazione
farmacologica
durante
e
dopo
il
cancro,
che
può
naturalmente
essere
diversa
da
chi
ha
avuto
la
mia
stessa
patologia
o
diagnosi.
Deve
essere
letta
come
spunto
o
semplice
consiglio
e
non
come
eventuale
rimedio
efficace
perchè
tutti
noi
siamo
diversi
e
reagiamo
ai
farmaci,
alle
terapie
o
agli
infusi
naturali
in
maniera
differente.
Quel
che
ha
fatto
bene
a
me,
può
non
far
bene
a
qualcun
altro
e
ciò
che
non
ha
funzionato
con
me
può
essere
la
soluzione
per
chiunque stia facendo il mio stesso percorso.
FARMACI E NATURA
PRIMA DEL CANCRO
Prima
del
cancro
ho
sempre,
o
quasi,
avuto
la
mania,
forse,
di
essere
troppo
estremista
nel
non
utilizzare
dei
farmaci.
Un
po’
per
l’ansia
di
avere
degli
effetti
collaterali,
un
po’
per
l’ansia
di
essere
stordita
dagli
stessi.
Ho
sempre
(abbastanza)
sopportato
stoicamente
dolori
relativi
al
ciclo
mestruale
o
al
mal
di
testa
da
cervicale
oppure
mi
sono
orientata
sui
rimedi
omeopatici
o
erboristici
con
i
quali
ho
attenuto
buoni
risultati
(nella
maggior
parte
delle
situazioni).
Il
mio
parere
sulla
chemioterapia,
inoltre,
era
molto,
molto
negativo.
Ovviamente,
quando
poi
sei
in
prima
linea
a
decidere
se
è
meglio
farsi
intossicare
per
il
tuo
bene
o
pregare
in
tutte
le
lingue
del
mondo
perchè
senza
terapia
sei più a rischio, hai un’altra visione d’insieme.
Per saperne di più
andate al blog!
“Non c’è medicina che
guarisca quello che non
guarisce la felicità”
- Gabriel Garcia Màrquez
FARMACI E NATURA:
DOPO IL CANCRO
L’esperienza
del
cancro,
dei
farmaci,
soprattutto
della
chemioterapia
e
dei
chemioterapici
in
generale,
non
ha
sostanzialmente
modificato
di
molto
il
mio
pensiero.
Diciamo
che,
per
ovvi
motivi,
se
si
tratta
di
scegliere
tra
la
vita
e
il
rischio
di
una
recidiva, preferisco scegliere la vita.
Ho
accettato
la
chemioterapia
(solo
3
cicli
per
fortuna)
e
un
anno
di
un
chemioterapico
sottocute
(trastuzumab,
meglio
conosciuto
come
herceptin)
riponendo
una
enorme
fiducia
nella
terapia,
e
convincendomi
che
sarei stata bene.
Inizialmente
non
lessi
neanche
gli
effetti
collaterali,
perchè
sapevo
che
mi
sarei
fatta
suggestionare.
Ma
la
mia
curiosità
mista
alla
mia
amica
ansia
ebbero
il
sopravvento
e
così,
oltre
a
leggere
attentamente
l’opuscolo
gentilmente
offerto
dall’ospedale
dal
titolo:
“Consigli
utili
per
le
pazienti
in
trattamento
chemioterapico”,
presi
mouse
e
pc
e
mi
immersi
nel
fantastico
mondo
di
Google
alla
ricerca
di
notizie
attendibili
(oltre,
che
naturalmente,
confrontarmi
con
i
medici/oncologi).
FARMACI E NATURA
CHEMIOTERAPIA
Esistono
vari
tipi
di
chemioterapia,
oggi
fortunatamente
calibrati
in
base
al
tipo
di
tumore
e
alla
persona
(età
e
peso).
Una
chemioterapia
“
personalizzata”
,
perchè
anche
i
medici
si
sono
accorti
che
non
siamo
tutti
uguali.
E’
importante
ricordare,
infatti,
che
la
chemioterapia
può
avere
varie
composizioni
(esistono
più
di
100
farmaci
chemioterapici)
ed
essere
di
vari
tipi.
Nel
mio
caso,
si
trattava
di
chemioterapia
adiuvante,
3
cicli
ogni
21
giorni
di
ciclofosfamide
(600mg/m2)
ed
epirubicina
(90mg/m2).
La
chemioterapia
può essere:
•
neoadiuvante:
si
effettua
prima
di
un
intervento
chirurgico
per
ridurre
la
dimensione
del
tumore
e
permettere
un
intervento conservativo.
•
adiuvante:
avviene
dopo
un
intervento
chirurgico,
per
eliminare
le
cellule
eventualmente
rimaste
nell’organismo
che
non
possono
essere
viste
da
nessun
esame
diagnostico.
•
di
induzione:
quando
il
tumore
non
può
essere subito operato
•
utilizzata per una
recidiva
.
Il
ciclofosfamide
è
un
farmaco
prevalentemente
antitumorale,
che
fa
parte
della
famiglia
di
agenti
alchilanti.
Questa
tipologia
di
farmaco
va
a
influire
sulla
replicazione
scorretta
del
DNA,
dovuta
alle
cellule
cancerogene,
provocandone
la
morte.
Il
ciclofosfamide
influisce
anche
sulle
cellule
sane,
quelle
si
occupano
di
un
rapido
ricambio
dei
tessuti
come
le
mucose
gastriche,
il
cuoio capelluto e il midollo osseo.
Se
può
rincuorarvi,
il
ciclofosfamide
è
anche
impiegato
per
patologie
autoimmuni
come
la
sclerosi multipla e l’artrite reumatoide.
L’
epirubicina
è
un
antibiotico
antraciclinico
impiegato
in
varie
tipologie
tumorali.
E’
la
cosiddetta
rossa,
quella
che
poi
vi
farà
fare
la
pipi
colorata
dopo
la
sua
infusione.
L’effetto
collaterale
più
conosciuto
e
da
tenere
sotto
controllo
è
la
cardiotossicità:
l’epirubicina
può
influire
sul
vostro
cuore
provocando
cardiopatie
(il
più
delle
volte
transitorie).
E’
bene
quindi
tenere
costantemente
sottocontrollo
il
vostro
cuore durante e dopo le terapie oncologiche
.
TRASTUZUMAB
Meglio
conosciuto
con
il
nome
di
Herceptin
,
fa
parte
dei
famosi
farmaci
antitumorali
con
anticorpi
monoclonali.
A
differenza
della
chemioterapia,
il
trastuzumab
va
a
colpire
solo
le
cellule
malate
,
riconoscendone
in
esse
un
recettore
a
cui
si
aggancia
per
stimolare
il
sistema
immunitario
a
distruggere
la
cellula
o
a
bloccarne
la
proliferazione.
E’
indicato
per
i
tumori
della
mammella,
anche
metastatici
e
sembra
dare
ottime
probabilità
di
sopravvivenza
applicandolo
in
successione
alla
chemioterapia o radioterapia.
Il
trastuzumab
agisce
direttamente
sulla
proteina
HERB2
,
fattore
di
crescita
dell’epidermide
e
gene
a
potenziale
cancerogeno.
Gli
studi
su
questo
farmaco
sono
incoraggianti:
l
imita
il
rischio
di
recidive,
aumenta
il
tempo
di
vita
libero
dalla
malattia
e
controlla
il
tumore alla mammella metastatico.
L’Hercepit
di
solito
è
somministrato
attraverso
un’iniezione
sottocute,
per
12
mesi,
ogni
21
giorni.
Come
tutti
i
farmaci,
non
è
esente
da
effetti
collaterali,
soprattutto
se
prima
è
stato
fatto
un
trattamento chemioterapico.
Gli
effetti
collaterali
più
evidenti
possono
essere:
•
ematoma
e
dolore
nel
punto
in
cui
è
stato
somministrato l’hercepit tramite iniezione
•
dolore alla gamba
•
dolori
da
raffreddamento
o
simil
influenzali
•
diarrea
•
cefalea
•
palpitazioni
•
difficoltà respiratorie
•
tossicità cardiaca
La
tossicità
cardiaca
è
l’effetto
collaterale
più
diffuso,
soprattutto
se
associato
a
precedenti
terapie chemioterapiche
come l’epirubicina.
L’oncologo
vi
prescriverà
dei
controlli
ogni
3
mesi
con
ecocardiografie
ed
elettrocardiogrammi
per
monitorare
lo
stato
di
salute
del
vostro
cuore
e,
se
necessario,
interrompere la terapia.
MIELE DI MANUKA
Il
miele
di
Manuka
è
un
miele
che
arriva
dall’Australia,
o
dalla
Nuova
Zelanda,
conosciuto
per le sue
proprietà antibatteriche
.
Il
miele
di
Manuka
contiene
il
Metilgliossale
alimentare
-
MGO
-
un
composto
chimico
che
permette
i
processi
di
glicolisi
e,
di
conseguenza,
essendo
presente
in
notevole
quantità,
conferisce
al
miele
di
Manuka
altissime
qualità
antibatteriche,
antisettiche
,
antinfiammatorie
,
antivirali e antiossidanti.
Le
proprietà
del
miele
di
Manuka
sono
molteplici:
è
in
grado
di
uccidere
batteri
come
lo
streptococco
e
lo
stafilococco,
favorisce
la
guarigione
di
tagli,
ferite
e
ustioni
e
può
essere
utilizzato per
ulcere e gengiviti.
Inoltre
è
un
probiotico:
agevola
la
crescita
di
microorganismi
intestinali
che
hanno
effetti
benefici sulla nostra salute.
Il
miele
di
Manuka,
infatti,
può
curare
diverse
patologie del tratto intestinale
:
•
ulcera
•
ulcera duodenale
•
candida
•
reflusso gastroesofageo
•
bruciore di stomaco
•
colite
•
diarrea
•
Helycobacter Pylori
Ma
può
anche
essere
spalmato
sulla
pelle
in
caso
di:
•
acne
•
eczema
•
Psoriasi
•
Dermatiti
•
Micosi
Recenti
studi
sembrano
attribuire
al
miele
di
Manuka
la
possibilità
di
rallentare
e
fermare
la
crescita
di
cellule
tumorali
e
di
ridurre
gli
effetti collaterali e tossici della chemioterapia
.
In
base
alla
quantità
di
MGO,
il
miele
di
Manuka
ha specifici utilizzi:
•
100
MGO
-
è
la
dose
utilizzata
prevenire
le
malattie,
favorire
la
stimolazione
del
sistema
immunitario e energizzante naturale.
•
250
MGO
-
è
la
dose
per
curare
il
reflusso
gastrico e il bruciore di stomaco
•
400/500
MGO
-
è
la
dose
massima
per
ulcere, candida e diarrea.
Il
miele
di
Manuka
non
deve
essere
utilizzato
come
il
miele
alimentare,
ma
come
vero
e
proprio
“farmaco”:
la
dose
ottimale
è
un
cucchiaino
a
digiuno la mattina.
Le
ulteriori
proprietà
terapeutiche
del
miele
di
manuka
derivano
dalla
sua
capacità
di
stimolare
la
produzione
di
cellule
speciali,
deputate
alla
riparazione
dei
tessuti
infetti.
Ovviamente
è
indicato
anche
per
raffreddore,
influenza,
mal
di
gola, dolori, artriti e artrosi.
DISINTOSSICAZIONE
NATURALE
Dopo
le
cure
farmacologiche,
nel
momento
in
cui
riprendi
pian
piano
la
tua
vita,
ti
rendi
conto
di
aver
bisogno
di
una
disintossicazione
naturale.
Una disintossicazione fisica, ma anche emotiva.
Per
la
disintossicazione
naturale
provai
la
linfa
di
betulla
indicata
per
eliminare
tossine
e
combattere la stanchezza.
La
linfa
di
betulla
fa
parte
della
gemmoterapia
ed
è
composta
da
una
varia
composizione:
•
sali
minerali,
potassio,
calcio,
magnesio,
manganese, cromo e selenio
•
amminoacidi
come
valina,
asparagina,
acido glutammico, citrullina, isoleucina
•
acido malico
•
zuccheri
La
linfa
di
betulla
ha
proprietà
drenanti
e
diuretiche
,
ma
anche
antinfiammatorie
e
antidolorifiche
grazie
alla
presenza
di
betuloside
e monotropitoside.
Inoltre:
•
riduce i gonfiori
•
elimina il colesterolo in eccesso
•
ha un effetto alcalinizzante
•
contrasta dolori articolari
•
depura
i
tessuti
corporei
profondi,
protegge
gli
organi,
il
sistema
nervoso
e
quello
digestivo.
Per
quel
che
riguarda
la
tossicità
emotiva,
ognuno
di
noi
è
soggetto
a
tossicità
quotidiane:
chi
si
è
sottoposto
a
una
terapia
farmacologica,
chi
ha
subito
un
intervento
oppure
chi
conduce
una vita molto stressante.
Al
di
là
di
farmaci
e
anestesie,
le
tossicità
quotidiane
possono
arrivare
da
anche
da
quel
che
mangiamo,
dall’inquinamento,
dai
luoghi
di
lavoro
o
dalla
nostra
casa,
dai
prodotti
di
bellezza,
dai
detersivi,
dai
cellulari
e
dai
computer.
Oltre
a
disintossicarci
dai
farmaci,
è
bene
disintossicarsi
da
pensieri
negativi
e
distruttivi
,
che
possono
pregiudicare
la
nostra
guarigione
e
sicuramente
seguire
uno
stile
di
vita molto più vicino alla natura
.
Come
vivo
influenza
moltissimo
il
mio
corpo:
uno
stato
d’animo
positivo
genera
una
sensazione
di
benessere
psicofisica.
Le
cellule
si
rinnovano
e
si
attivano
i
giusti
meccanismi
di
difesa quando siamo attaccati da virus e batteri.
Al
contrario,
uno
stato
emotivo
negativo,
abbassa
le
nostre
difese
immunitarie
ponendoci
più
a
rischio
per
piccoli
e
grandi
fastidi
legati
alla
nostra salute.
Vivere
a
contatto
con
la
natura,
ritrovare
un
equilibrio
può
non
essere
semplice,
soprattutto
se
si
vive
in
città
e
si
è
immersi
nella
frenesia
quotidiana,
ma
si
può
partire
da
piccole
cose
o
piccoli gesti.
Per
esempio
passeggiare
in
un
parco
appena
abbiamo
del
tempo
libero,
fare
acquisti
consapevoli
per
noi
e
l’ambiente,
usare
meno
l’automobile,
passare
del
tempo
senza
computer,
nè cellulare può essere un inizio.
FARMACI E NATURA
DURANTE LA
CHEMIOTERAPIA
Può
darsi
che
dopo
l’intervento
o
durante
la
chemioterapia,
voi
possiate
avere
altri
“disturbi
lievi”,
magari
pregressi
che,
con
lo
stress
dell’intervento
e
della
chemioterapia,
si
sono
ripresentati
più
fastidiosi
che
mai.
Sappiamo
bene
quanto
sia
importante
avere
un
intestino
regolare
e
che
funzioni.
Ma
andare
di
corpo
può
essere
un
vero
e
proprio
supplizio
se
si
soffre
di
emorroidi
o,
peggio ancora, di ragadi.
Passai
una
settimana
stesa
a
letto
dal
dolore
e
le
medicine
tradizionali
non
facevano
per
nulla
effetto
(forse
annullate
dalla
chemioterapia).
Colta
dalla
disperazione,
mi
rivolsi
a
un’erboristeria,
che
mi
prescrisse
il
miele
di
manuka
per
il
dolore
e
una
crema
lenitiva
utilizzata
per
i
bambini che mi favorisse l’evacuazione.
Dopo 2 giorni il dolore era sparito e
finalmente riuscii ad abbandonare letto,
divano e ciambella!
ALCUNE NORME UTILI DA
SEGUIRE DURANTE LA
CHEMIOTERAPIA
•
Lavarsi
spesso
le
mani
con
il
sapone
prima
di
toccarsi il viso, il naso, la bocca e gli occhi
•
Chiedere
alle
persone
vicine
di
fare
la
stessa
cosa
•
Avere
contatti
con
animali
ben
puliti
e
in
buona
salute
•
Mangiare pesce e uova ben cotti
•
Lavare frutta e verdura con il bicarbonato
•
Curare
con
attenzione
l’igiene
personale
e
della
bocca
•
Utilizzare
posate,
asciugamani
e
bicchieri
personali
•
Evitare
gli
schizzi
della
propria
urina
e
tirare
2
volte lo sciacquone
•
Lavare i vestiti in lavatrice
•
Utilizzare
guanti
usa
e
getta
se
si
deve
entrare
in contatto con fluidi corporei
•
evitare
di
prendere
il
sole
e
utilizzare
creme
solari ad alta protezione
•
bevete tantissima acqua
COME CAMBIA IL GUSTO E
L’OLFATTO DURANTE LA
CHEMIOTERAPIA
Durante
la
chemioterapia
è
probabile
notare
un
cambiamento
nei
sapori
dei
nostri
cibi
o
negli
odori che ci circondano.
Gli
alimenti,
nel
periodo
della
chemioterapia,
possono
essere
percepiti
come
amari,
salati
o
metallici
al
gusto.
Altri
cibi
magari
possono
procurare
addirittura
nausea,
anche
se
prima
si
trovavano buoni.
Ricordatevi
che
sono
solo
cambiamenti
temporanei
e,
con
un
po’
di
tempo,
riacquisterete
il
vostro
personale
gusto
e
olfatto.
Nel
frattempo,
ricordatevi di:
•
usare posate di plastica e non di metallo
•
utilizzare
contenitori
di
vetro
per
conservare
i
cibi
•
mangiare
alimenti
dai
gusti
neutri
come
pane,
pasta, riso e polenta
•
condire
con
erbe
aromatiche,
spezie,
succo
di limone o aceto
•
evitare
carni
rosse,
caffè,
pomodori,
succhi
acidi
•
bevete tantissimi liquidi o acqua